Autore: Romolo Toppi
TIitolo: I numeri del Tempo
Collana: FlyLine
Genere: Narrativa
L’enigma del Tempo, il suo confine e la scelta finale, la voglia di libertà e il soffocamento dell’o-rizzonte abituale, la fatica di un quasi impossibile abbandono del ricordo di un amore divenuto distruttivo, questo e ancora altro troviamo nel nuovo romanzo di Toppi.
Pur riflettendo il gusto pittorico tipico dell’autore nella descrizione e nella riflessione interiore, “I numeri del Tempo” ha un saldo impianto narrativo, accattivante e teso.
Il romanzo è strutturato in due parti: dapprima troviamo, narrata come ricordo, la vita infantile del protagonista con il suo particolare sentimento del tempo. Il bambino si esprime attraverso tutti i suoi “vorrei”, cioè il suo volere tutto subito, anche lo spazio per lui è assoluto: può esplorare soltanto il mondo degli oggetti che tocca e dei profumi che coglie. L’idea del futuro è appannaggio esclusivo della sua immaginazione sognante, come quando ad esempio insegue con lo sguardo le macchine, simbolo di un viaggio del tutto sconosciuto.
La seconda parte si apre su una fila di macchine, ma il cielo è grigio antracite e il protagonista vive nella pesante coscienza che il tempo è passato lento e inesorabile ed egli è divenuto una preda del Tempo.
Ma “non è forse dall’oscurità che emerge e trova vigore il nostro desiderio di risposte?”: su questa premessa, la voce di uno sconosciuto, nel profondo della notte, chiede al protagonista di seguirlo nel mistero e gli promette che così potrà tornare libero e di nuovo vedere le sfumature dei colori.
Da questo punto in poi le apparizioni fantastiche scandiscono il ritmo della narrazione, conducendo il protagonista nel suo viaggio interiore verso un nuovo approdo, un “altrove” rappresentato dal mare, e spingendolo a una scelta definitiva, all’abbandono del passato per aprirsi a un orizzonte “altro”.
Lo stile ha una tonalità di fondo inconfondibile, musicale e enigmatica.
