A cura di Rosa Roselli

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SIMONE DE MAGISTRIS.
UN PITTORE VISIONARIO TRA LOTTO E EL GRECO

(Caldarola, Macerata, Palazzo Pallotta)



S. De Magistris, Ultima Cena, particolare


Simone De Magistris (Caldarola 1538 – 1616) nasce in una famiglia di pittori ed è per un breve periodo discepolo di Lotto, dal quale apprende soprattutto il gusto cromatico dai toni acidi.

L’età, in cui De Magistris cresce e si afferma, è quella del Manierismo che, nelle Marche, trova una sua piena affermazione grazie a Lorenzo Lotto. Questo pittore risiedette a lungo nelle Marche e decorò il Santuario di Loreto, in cui vi lavorarono anche Pomarancio e Federico Zuccari. Inoltre il cardinale Evangelista Pallotta, grande estimatore di Simone De Magistris, rese Caldarola una piccola capitale del Manierismo marchigiano.




S. De Magistris, Madonna in trono


Simone risente, senza dubbio, anche dell’influsso di Raffaello, nato ad Urbino, e al grande Maestro Simone guarda, non imitandolo pienamente. Infatti, se si esamina la tela di De Magistris  “Salita al Calvario, si può notare che il marchigiano toglie ai carnefici di Cristo l’elmo romano per sostituirlo con i turbanti turchi, ovvio riferimento a quegli anni difficili, nei quali i Cristiani erano incalzati dall’Impero Ottomano.

Anche nella “Natività”, opera di Simone collocata in quel di Fabriano, si osserva un’allusione al “Cristo tra i dottori” di Durer, nell’espressione grottesca di due pastori gesticolanti.

Tra gli ottanta dipinti esposti in mostra, si possono ammirare anche tele di Lotto, opere di Barocci, di El Greco, al quale De Magistris si ispira per le figure allungate, di Tintoretto (Adorazione dei Magi) e dello Zuccari.

Altre testimonianze di questo pittore sono reperibili nel territorio marchigiano.



S. De Magistris, Salita al Calvario


La mostra è visitabile fino al 30 Settembre 2007


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