A cura di Rosa Roselli

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L’ARTE DELLE DONNE. DAL RINASCIMENTO AL SURREALISMO.

(Milano, Palazzo Reale)



Lavinia Fontana, Ritratto di gentildonna con figlia

L’Arte delle donne ha come finalità la valorizzazione della figura della pittrice, come protagonista in un ambito che è sempre stato di esclusivo dominio del maschio. Nell’Anno Europeo delle Pari Opportunità si è ritenuto doveroso far apprezzare non solo il ruolo femminile in campo artistico, ma anche il valore scientifico, sociale ed antropologico delle opere di alcune fra le artiste più illustri.

La mostra presenta oltre 200 opere, realizzate tra il Rinascimento e il Novecento, da 110 pittrici tra le quali si possono menzionare Rosalba Carriera, Artemisia Gentileschi, Elisabetta Sirani, Camille Claudel…

L’Arte delle donne è per lo più costituita da ritratti e autoritratti non per scelta, ma per necessità. Infatti le Accademie fino al XIX secolo erano riservate agli uomini, mentre le donne dovevano trovare in casa i soggetti da ritrarre e, spesso, erano figlie d’arte. Ad esempio lo era Sofonisba Anguissola, cremonese, che per la sua abilità pittorica divenne la dama d’onore della Regina di Spagna. Lavinia Fontana, bolognese, era la ritrattista preferita dalle famiglie nobili bolognesi. Marietta Robusti, detta la Tintoretta perché figlia del grande Tintoretto, ci ha lasciato un autoritratto in cui accenna alla sua educazione musicale, secondo le regole del tempo.


S. Anguissola, Partita a scacchi


Chi, però, ha avuto un ruolo essenziale nell’affermazione della donna-artista, è stata Artemisia Gentileschi (Roma 1593 – Napoli 1654). Vittima di una violenza, Artemisia ha sempre dipinto scene che alludono alla sua sofferenza, ma ha anche lasciato bellissime immagini di Giuditta, Susanna, Betsabea: donne eccezionali della storia classica e delle vicende bibliche.

Anche il tema degli amori e degli intrighi emerge in questa rassegna, con Elisabetta Sirani che aveva aperto una scuola di pittura per le ragazze, e misteriosamente deceduta.

Nel 1700 emergono l’italiana Rosalba Carriera con la raffinata tecnica del pastello e la svizzera Angelica Kaufmann, interprete di un Neoclassicismo ancora legato al Rococò.

Nell’Ottocento la schiera delle pittrici diventa più folta. Ricordiamo Berthe Morisot, cognata di Manet e protagonista dell’Impressionismo; l’americana Mary Cassat anche lei affascinata dalla pittura en plein air; Camille Claudel, allieva e amante di Rodin, interprete sensibile e delicata in ambito scultoreo.

Prima di lei Properzia de’ Rossi aveva mostrato abilità nel lavoro della pietra, ottenendo un incarico per la Basilica di San Petronio a Bologna.


Charlotte Berend Corinth, Madre con bambino

Tra le artiste del ‘900 si ammirano l’autoritratto di Frida Kalho, i lavori di Carol Rama e di Felicita Frai, della quale sono noti i ritratti di ragazze dagli occhi di gatto e dai capelli rossi.


F. Kalho, Autoritratto


La mostra è visitabile fino al 9 Marzo 2008


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