ARTE - A cura di Rosa Roselli
Tutti i diritti riservati
A cura di Rosa Roselli

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DA REMBRANDT A GAUGUIN
A PICASSO
L’INCANTO DELLA PITTURA





(Rimini, Castel Sismondo)




F. Cairo, Erodiade con la testa di San Giovanni Battista,1625


L’esposizione di Rimini è caratterizzata da opere di notevole interesse per due motivi: il primo in quanto sono capolavori di artisti come Rembrandt, Veronese, Van Dyck e Picasso; il secondo perché queste opere escono per la prima volta dal Museum of Fine Arts di Boston, attualmente in ristrutturazione. Il curatore della mostra, Marco Goldin, ha articolato il percorso espositivo non secondo uno scontato ordine cronologico, bensì tematico, suddiviso in sei sezioni: il sentimento religioso, la nobiltà del ritratto, l’intimità del ritratto, nature morte, interni, il nuovo paesaggio. La prima sezione, legata al tema religioso, parte con un’opera di Veronese, in cui vi è l’immagine di Cristo, sorretto dagli angeli, dalla quale si capisce pienamente cosa sia la pittura di argomento religioso. A questa tela sono affiancati altri capolavori, come quelli di Francesco Cairo e di El Greco, Murillo, Zurbaràn. La seconda sezione si basa sulla celebrazione della figura e della sua collocazione nello spazio. Il ritratto cerca il dialogo tra chi è guardato e il pittore che, mediante il processo di introspezione psicologica, cerca di evidenziare il carattere del personaggio. In questa sezione ci sono due grandi figure intere di Rembrandt, non facilmente visibili dal momento che il pittore ne ha realizzate solamente tre nell’arco della sua vita. Vi sono poi i lavori di Tintoretto, Van Dyck, Hals, Gainsbourough, i pttori del Salon francese e infine un’opera cubista di Picasso



 Picasso, Ritratto di donna, 1910

Nella terza sezione, l’intimità del ritratto, ci sono opere dell’Ottocento, ma anche di epoca successiva. Sono qui raffigurati gli interni di una casa o i gruppi familiari, per cui questa pittura vuole sottolineare gli affetti e il benessere  proprio della buona società del tempo. Un capolavoro da ammirare è il “Ritratto di Edmondo e Teresa Morbilli” di Degas (1865), accostato al “Ritratto d’uomo con fanciullo” (Il conte Alberghetti con il figlio) di G.B.Moroni.



E. Degas, Edmondo e Teresa Morbilli, 1865

La quarta sezione tratta le nature morte, a partire dall’impressionista Fanti-Latour per passare al Novecento con opere di Braque e Gris. La quinta sezione ha come protagonista l’Olanda del Seicento, perché i più straordinari pittori di interni sono proprio gli Olandesi come Vermeer, De Hooch e De Witte. L’ultima sezione, il nuovo paesaggio, è la più ampia e, quindi, numerosi sono i capolavori dell’Impressionismo presenti.I nomi di questi artisti ci sono ormai noti. Interessante è l’analisi della nascita della nuova pittura di paesaggio in Francia, attraverso tre opere, dalle quali è natol’Impressionismo. Sono i lavori di Constable, Corot e dell’olandese van Ruisdael. Dalla loro precoce attenzione alla verità della natura nascono i dipinti di Monet. Il Museo di Boston ne possiede moltissimi al punto che  sette dei Monet presenti in questa rassegna provengono dal Fine of Arts. Sono lavori eccezionali, che vanno dai mari di Normandia ai Covoni, dalla Cattedrale di Rouen al ponte con le ninfee.



C. Monet, Lo stagno delle ninfee e il ponte giapponese, 1900


La mostra è visitabile fino al 14 Marzo 2010


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