Rubrica
a cura di Attilio Mazza


GUARIRE CON L’ASTROLOGIA



Luciana Marinangeli, «Risonanze celesti. L’aiuto dell’astrologia nella cura della psiche», Marsilio, 332 pagine, € 19,50


Luciana Marinangeli, allieva a Ginevra della psicolinguista M.A. Sèchehaye e a Roma dello junghiano Mario Moreno, studiosa di astrologia, conduttrice di programmi e autrice di molti libri, pubblica da Marsilio «Risonanze celesti. L’aiuto dell’astrologia nella cura della psiche».

Si tratta di un’opera pionieristica sull’utilità dell’astrologia in ogni situazione di cura, specie quella psichica; un libro controcorrente che chiede al medico, in un mondo ormai da tempo distratto e affrettato, un’attenzione molto più profonda verso chi ha di fronte.

Così l’autrice racconta la propria esperienza dalla quale è nato il libro: «Aprire gli occhi sul mondo e vedere per prima cosa oltre al viso di mia madre la cupola d'argento dell'Osservatorio Astronomico romano di Monte Mario … A 16 anni, trovare in un libro di astrologia la descrizione della mia atmosfera psicologica abituale fotografata in una riga e mezzo, e accorgermi del sollievo immediato prodotto da quella spiegazione non normalizzante né moralizzante, sintetica eppure profonda. Dopo anni di esplorazioni psicoterapeutiche trovare solo nell'astrologia la spiegazione profonda del fascino e della straordinaria capacità terapeutica di un personaggio che non faceva di mestiere il medico, ma guariva con la sua sola presenza depressioni profondissime e fobie paralizzanti… Incontrare qualche raro terapeuta illuminato, empatico ed efficace, e una lunga serie di medici impotenti, supponenti, superficiali, devastatori, evasivi. Viaggiare in India, in Tibet, in Giappone, cercando lumi nelle tre tradizioni, in un'altra medicina mentale. Considerare tesoro ogni minima informazione terapeutica diversa dall'elettrochoc e dagli psicofarmaci. Da tutto questo è nato il libro, che vuole raccontare cosa un'eterodossia, un pensiero altro, come l'astrologia, può offrire per salvaguardarci contro il pensiero unico, che nel campo della cura della psiche è la fissità sulla materia e sulla droga chimica».

Il testo è aperto dalla vivace rassegna dell’interscambio tra astrologia e cura della mente, a partire dagli sciamani dei popoli originari fino alle pratiche tradizionali ancora utilizzate oggi in Cina, India, Tibet e Giappone, con significative interviste a medici taoisti, ayurvedici e tibetani viventi.

Di grande interesse il ruolo svolto da Franz Anton Mesmer, fin dalla novità costituita dalla sua tesi di laurea «De planetarum influxu» (1766), dedicata all’influenza dei pianeti nelle malattie psicosomatiche – e qui pubblicata per la prima volta –, in cui il medico illuminista anticipa la moderna psicoterapia ma anche alcune straordinarie scoperte della fisica moderna, come la risonanza magnetica e preconizza la futura rilevanza di disastri collettivi.

Luciana Marinangeli esplora poi alcune indagini inedite nell’ambito della psicoanalisi e della psicoterapia, fra cui l’acuto interesse di Freud per il paranormale, ricostruito non solo attraverso la sua fitta corrispondenza con Fliess, Ferenczi e Jung ma anche grazie ad altre figure dimenticate. E fondamentale il ruolo dell’astrologia anche nel pensiero e nella pratica diagnostica di Jung come dimostrano lettere, interviste, testimonianze della stessa figlia Gret Baumann-Jung, di Mircea Eliade, del fisico Wilhelm Pauli e di Ernst Bernhard, oltre alle sue opere teoriche.

A Bernhard, il berlinese che portò il pensiero di Jung in Italia, è poi dedicato un intero capitolo in cui sono presentati i suoi eccezionali oroscopi dei grandi politici del suo tempo. Infine, altri spunti di grande fascino, sono costituiti dall’interesse per l’astrologia da parte di W.B. Yeats, di Arthur Miller, dello psicologo H.J. Eysenck con le sue indagini statistiche e dello psicoterapeuta James Hillman.