Rubrica
a cura di Attilio Mazza


PER UNA PACE POSSIBILE FRA LE RELIGIONI



Hans Küng, , «Islam. Passato, presente e futuro»,
Rizzoli Bur, 912 pagine, € 14,00


Hans Küng (1928, Sursee) è uno dei più autorevoli esponenti della ricerca teologica e del dialogo tra le fedi. Ha studiato Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, la Sorbona e l’Istituto Cattolico di Parigi. E’ sacerdote dal 1954 e ha insegnato in Germania all’Università di Tubinga. Ha scritto un grande numero di libri, alcuni di particolare successo.

Rizzoli pubblica ora, nella collana Bur, il volume di Küng, «Islam. Passato, presente e futuro». Si tratta di un’opera non solo di grande attualità, ma di vasta portata che esamina aspetti relativi alla nascita e alla diffusione della religione musulmana, ma anche i suoi rapporti con il mondo cristiano sino alle sfide del presente.

«Di fronte alla sovrabbondanza di pubblicazioni sull'Islam – scrive Küng introducendo il nuovo libro –, ci si può chiedere naturalmente perché sia necessario un ulteriore ampio volume sull'Islam. E proprio se si conosce approfonditamente la letteratura sull'Islam, ci si pone più che mai questa domanda: qual è l’interesse specifico, il profilo, il senso di una simile impresa? Sull’Islam vi sono abbastanza storie della civiltà, storie della religione in diverse lingue, e altrettante storie politiche. Ma io scrivo questo mio libro non come storico delle civiltà, storico della religione, storico della politica o del diritto. Lo scrivo per rendere gli uomini capaci di dialogare, in questa fase di transizione decisiva verso un nuovo rapporto tra le civiltà, le religioni e le nazioni, per renderli capaci di vivere nel mondo, in modo che essi – siano cristiani, musulmani o laici, politici, dirigenti dell'economia od operatori culturali, insegnanti, parroci o studenti, in breve: tutti coloro che sono in cerca di un orientamento – giudichino meglio la situazione mondiale, che non può essere compresa senza le religioni mondiali, e possano reagire di conseguenza. La storia della civiltà e della religione, della politica e del diritto viene qui elaborata in un processo di rappresentazione molto complesso, ma allo stesso tempo questo programma, che non mi dà pace da decenni, deve rimanere trasparente. Tale è il contributo che io, come persona che dialoga sulla teologia, la filosofia e la religione, spero di fornire con questo libro».

Hans Küng ripercorre quindi la vicenda del mondo musulmano nel suo sviluppo storico: dalla tradizione orale al Corano, all’affermazione della politica del califfato, alle grandi stagioni della cultura scientifica e filosofica. Così sino al complesso incontro con l’Occidente europeo del periodo coloniale e all’irruzione della modernità nella società islamica.

Dopo Ebraismo e Cristianesimo, l’opera del teologo dedicata all’Islam conclude idealmente l’ampio progetto di studio del rapporto tra le fedi monoteiste nella storia e nel mondo contemporaneo. Una ricerca sui fondamenti, un’attenta riflessione sui princìpi, da cui emerge un messaggio universale di speranza rivolto ai fedeli di tutte le religioni e un invito all’elaborazione di nuove vie di dialogo nel riconoscimento della reciproca diversità. Per giungere non a una religione unitaria ma a una pace autentica tra le religioni.