ESOTERICA - A cura di Attilio Mazza
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L’autore dei «Punti di vista», originario del Cadore e residente a San Felice del Benaco, è un ex imprenditore, ricercatore in campo energetico. Segue vari ambiti, comprese alcune tecniche da lui stesso ideate con l'ausilio delle onde neurali per superare le limitazioni create dalla mente. Sta approfondendo, inoltre, con altri ricercatori qualificati, la geomantica e le energie elettromagnetiche del nostro pianeta. E’ in attesa del livello Reiki da insegnante per trattamenti energetici ed esegue trattamenti Reiki. Pratica pure il Feng Shui, energy coaching, ipnosi dinamiche, ipnosi regressive.

Punti di vista III

Effetti della supremazia mentale


di Giovanni Battista Zangrando




E' incredibile come il disequilibrio possa essere creato dalla nostra mente e non dalle cause esterne a cui diamo la colpa. Nessuna persona sana di mente agirebbe contro se stessa. Che significato può avere la diagnosi "sano di mente" se proviene dalla nostra mente sapendo che mente?
Ecco un vero e proprio dilemma shakespeariano: siamo o non siamo mentalmente equilibrati? E soprattutto nel caso in cui volessimo eliminare questo fastidioso ostacolo per una vita tranquilla, come poter bypassare questo guardiano che è parte integrante della nostra “triade” (mente-corpo-spirito)?
Il compito è difficile in teoria ma relativamente facile in pratica, più facile da farsi che da dirsi. E’come credere di far vivere un'emozione cercando di spiegarla oppure far capire ad un cieco il colore verde.
Se tentiamo di farci spiegare da un sensitivo come fa ad avere certe percezioni avremmo come risposta: «arrivano e basta». Risposta deludente. Logico quindi pensare che sia predisposto per certe capacità che noi non possediamo. Ma non è così. Semplicemente quel sensitivo non ce lo sa spiegare.
Chi ha letto il mio precedente "punto di vista" ha compreso che la nostra mente si nutre di EGO quindi "autostima", procedimento esclusivamente mentale che si chiama "GIUDICARE". Tale capacità non si acquisisce con un procedimento religioso. E’ semplicemente una delle facoltà predilette dalla mente.
Il procedimento del giudizio ha un solo scopo: quello di sminuire qualcuno confrontandolo con un'altro,o giudicando noi stessi, il nostro comportamento. E’ un vero e proprio "processo" con tanto di accuse, giuria e condanna finale che sarà quella di scontare una pena.
Se la vittima del nostro giudizio siamo noi stessi, ci sentiremo "in colpa" e accetteremo la pena da scontare fino al momento in cui la mente ci suggerisce di giudicare qualcun altro confrontandolo con noi stessi. E naturalmente sceglieremo qualcuno che ha un comportamento diverso dal nostro. E più sarà diverso, più ci giudicheremo migliori e nasce così l’autostima.
E’ male avere stima di se stessi? No...se non fosse una pillola con effetto placebo che ci autosomministriamo per togliere il dolore ma senza scoprire la causa della patologia. Quindi, dopo un relativo periodo di benessere, si ripresenterà la malattia, il problema del giudizio oggettivo.
Grazie ancora del tempo dedicato a ciò che percepisco e cerco di condividere.


(© copyright Giovanni Battista Zangrando

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