ESOTERICA - A cura di Attilio Mazza
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Da questa settimana Esoterica ospita i contributi di Marcello Carraro, ricercatore spirituale che da anni indaga, attraverso letture e contatti, i problemi relativi alla realtà dello spirito che non si esaurisce nella conoscenza terrena ma prosegue in altre dimensioni in una evoluzione infinita.

INCONTRI X

Spirito e Materia (I°)


di Marcello Carraro




Questo decimo numero di Incontri si riallaccia idealmente (e necessariamente!) al primo in quanto il fondamento universale è basato su due elementi primari; una sorta di sistema binario di fatto, stabilito direttamente dalla Matrice originaria, la Causa Prima , la Divinità. Questo sistema binario è costituito da Spirito e Materia.
Il tema non sembri lontano e astratto; una sorta di definizione filosofica distante da noi, o su altri piani diversi dalla nostra realtà di esistenza. Seppure silente questa è la nostra stessa realtà originaria, la nostra stessa condizione di essere. Pochissimi, certamente, si pongono una visione di questo tipo, e ciò perché non siamo mai stati educati a calarci nelle verità esistenziali più profonde che, paradossalmente, dovrebbero essere – e sono – anche le più semplici e immediate.
È qui è necessario fare una piccola disgressione dal tema. L'alienazione umana è giunta a questo punto di distorsione a causa delle enormi potenze condizionanti create dalla stessa evoluzione storico-esistenziale dell'uomo, la quale ha preso strade così particolari e devianti da non permettergli di radicarsi nelle sue verità e realtà originarie. L'interesse egotico, insito nella condizione biologica umana (e nella stessa natura!), è stata la forza principale di queste direzioni errate. Lasciamo ovviamente da parte tutte le eccezioni positive che pur sono sempre esistite, ma che non sono mai riuscite e non riescono a far accettare all’umanità i veri obiettivi esistenziali, neppure quando le indicazioni sono forti e determinate. Ad esempio attualmente le forze economiche sono state talmente egemoniche da condizionare ogni spinta umanistica e di sviluppo compatibile.
Da questa disgressione ritorniamo alla Causa Prima, in quanto queste verità originarie partono dalla stessa struttura della Divinità. Dobbiamo qui – in un certo senso – dimenticare la concezione della materia così come noi la intendiamo e concepiamo. La materia originaria è sostanza stessa della Divinità in forma di energia purissima, la quale non è intelligente di per sé, ma rappresenta comunque una forza viva della Divinità. In senso chimico fisico si direbbe un "precipitato". A livelli, per noi inconoscibili, Dio è la vita e sostanza stessa dell'Universo, la sua trama e struttura fondamentale, ma nel contempo, necessariamente, lo trascende su piani che rappresentano la "mente" di Dio, con gli attributi fondamentali di intelligenza e volontà, onniscienza, equilibrio, eccetera.
Questa energia purissima originaria a livello universale ha connaturati Principi fondamentali, e da questi ne derivano infinite leggi attuative e trasformative, fino alla nostra stessa condizione biologica, di esseri umani sulla Terra. Tutto ciò sussiste nella totalità e infinitezza della realtà universale.
Tale energia purissima originaria è la stessa dello Spirito, ma ad esso è stata collegata e trasferita l'intelligenza, emanazione della condizione "mentale" divina. Questo trasferimento di un attributo fondamentale di Dio è però potenziale, e non in atto. Ed è questa una differenza basilare. Comunque questa potenzialità dello Spirito è infinita ed eterna. Tale condizione costituisce il processo evolutivo dello Spirito, che ha tutto in sé, ma che deve riscoprire in maniera individuale e autonoma attraverso l'elaborazione e la comprensione intelligente, in un processo eterno e infinito. Lo Spirito è pertanto soggetto ad evoluzione individuale ed intelligente, mentre per l'Universo si attua una semplice trasformazione, sempre rispondente ai Principi e Leggi che gli sono insiti in forza dell'atto emanativo originario.
La Divinità nella Sua unicità ha trasferito allo Spirito, per conseguenza, l'individualità, l'eternità, l'infinitezza potenziale.
Mediante questa serie di concetti non si cada, però, nel panteismo, né si pensi che lo Spirito sia Dio stesso: la stessa condizione potenziale e strutturale dello Spirito lo escluderebbe di per sé. Lo Spirito è sostanza divina, ma non ne possiede la completezza di attributi. Infatti lo Spirito scopre e non crea: lo Spirito esiste in un'emanazione divina e non ha la potenzialità totale della Divinità che è una condizione totalmente in atto, e non potenziale come nello Spirito. Dio, in altri termini, ha infuso tutto ciò che era possibile nello Spirito, fino ai limiti estremi di questo atto. E in ciò si può leggere – in termini umani – la Bontà Infinita dell’Essere.Che cosa si potrebbe chiedere ancora a Dio? Dio ha emanato un essere per taluni aspetti differente da Se stesso per una logica e necessità ineludibili. Se la Divinità si fosse trasferita totalmente negli Spiriti – come teorizzano certe dottrine – si sarebbe verificata una molteplicità della stessa Divinità, totalmente uguale a Sé stessa, un sorta di atto incoerente e impossibile, poiché non vi sarebbe stata differenza alcuna e la Divinità sarebbe rimasta automaticamente la stessa. L'atto non si sarebbe compiuto! Lo Spirito deve essere – in un certo senso – "contrapposto" a Dio per esistere in autonomia e individualità: è lo stesso atto creativo di Dio a volerlo!
Per effetto di questo complesso generale dell'emanazione divina si sono create due condizioni apparentemente distanti ed estreme. La parte intelligente, cioè lo Spirito, non ha la conoscenza della Materia se non in potenza, ma questo non serve, in quanto l'elemento evolutivo si basa sull'esperienza diretta ed autonoma. In questo senso lo Spirito è obbligato a percorrere la materialità dell'Universo: deve apprendere un elemento estraneo e sconosciuto, totalmente diverso dallo Spirito.
Per materialità universale s'intende allora quanto è esterno allo Spirito; e in ciò è compresa anche la stessa energia, base fisica della materia. Non è possibile allo Spirito non conoscere questo elemento della creazione di Dio. Tale necessità obbligata di conoscenza rappresenta la fase primaria e fondamentale, anche se può comunque essere posta in essere in qualunque momento evolutivo.
Nella prossima puntata: l’approfondimento del processo di conoscenza dello Spirito attraverso la materia.


(© copyright Marcello Carraro)

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