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RECENSIONI è la sezione dedicata a tutti coloro che amano avere la compagnia di un libro, magari che li aspetti la sera sul comodino. Proporremo un Libro Amico ogni settimana, indicandone il genere, il grado di difficoltà, i temi e le qualità.

Elisabetta Cincigoi e Paolo Fabbri

«Mercato delle emissioni ad effetto serra»

Il Mulino, 160 pagine, € 14,00


Elisabetta Cincigoi, avvocato specializzato in diritto ambientale e cultore di Diritto amministrativo presso il Politecnico di Milano, e Paolo Fabbri, ricercatore nella Facoltà di Economia dell'Università di Parma, sono gli autori del saggio quanto mai attuale pubblicato dal Mulino, «Mercato delle emissioni ad effetto serra».

La nuova opera è ricca di notizie e informa che la comunità internazionale è in allarme dal 21 marzo 1994, data in cui nell’ambito delle Nazioni Unite è stata adottata la “Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici”, meglio nota come “Convenzione Unfccc” (United Nations Framework Convention on Climate Change). Tale documento ha gettato un segnale preoccupante sulle emissioni dei cosiddetti gas a effetto serra, responsabili del surriscaldamento globale, e si è posta come obiettivo di ridurli a livello planetario nel limite di una determinata percentuale entro un determinato periodo. La “Convenzione Unfccc” ha poi avuto concreta attuazione l’11 dicembre 1997 con il “Protocollo di Kyoto” che prevede la diminuzione delle emissioni del 5% di biossido di carbonio rispetto al quantitativo del 1990, considerato anno di base.

Gli scienziati e le massime autorità mondiali (con poche esclusioni), dunque, già negli anni Novanta hanno lanciato l’allarme sulle conseguenze provocate dal gas a effetto serra, allarme che sembra caduto sostanzialmente nell’indifferenza da parte delle popolazioni del pianeta e delle nostre in particolare. Anche se i responsabili europei si sono dimostrati sensibili a tale avvertimento ponendosi come obiettivo la riduzione complessiva delle emissioni dell’8% (del 6,5% per l’Italia) entro il quinquennio 2008-2012. La possibilità che gli obiettivi siano raggiunti dipende dall’impegno dei vari Paesi.

Oltre al protocollo di Kyoto, quindi, il libro esamina i meccanismi di assegnazione delle quote e il loro impatto sui rapporti fra la pubblica amministrazione e le aziende private. La normativa sull'"emission trading" ha comportato la nascita di un nuovo bene giuridico e, con esso, di un nuovo valore economico aziendale. Ed è proprio di questo nuovo bene che devono tenere conto i soggetti coinvolti, sia a livello pubblico sia a livello privato, quando attuano le loro scelte strategiche. Le imprese che operano nel mercato unico dell'Unione europea non rientrano più nell'ambito del vecchio sistema della tassazione delle fonti di energia, ma devono affrontare la sfida di incorporare, fra i vincoli produttivi, il tema della sostenibilità.

Gli argomenti trattati dai due ricercatori sono ben precisati nell’indice del saggio: La normativa internazionale e comunitaria. Il protocollo di Kyoto, meccanismi flessibili e direttiva "emission trading". - La normativa nazionale. La nascita di un nuovo bene giuridico e la natura dell'autorizzazione ad emettere CO2. - Lo scambio delle quote, mercato e concorrenza. - I fondamenti economici del sistema dei permessi negoziabili. L’opera è conclusa dai riferimenti bibliografici.


Attilio Mazza



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