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Simone Colafranceschi,

«Autogrill. Una storia italiana»

Il Mulino,126 pagine, € 16,00

Il libro «Autogrill. Una storia italiana», di Simone  Colafranceschi, ricercatore Facoltà di Scienze politiche dell'Università "Roma Tre", ripercorre la storia dell'azienda degli autogrill in parallelo a quella dell'Italia dal secondo dopoguerra ai giorni nostri.
Nato nel 1977 dalla fusione dei tre rami della ristorazione autostradale di Pavesi, Motta e Alemagna, il Gruppo Autogrill è stato privatizzato nel 1995 ed è controllato dalla famiglia Benetton attraverso la finanziaria Schematrentaquattro S.r.l. Nel 1999 acquisisce Host Marriott Services, società leader in America nel settore della ristorazione e del retail per i viaggiatori negli aeroporti. Si rafforza con questa operazione lo sviluppo di Autogrill a livello internazionale nei diversi canali del viaggio, sia nel settore della ristorazione che del retail. Nel 2005, con l'acquisizione della spagnola Aldeasa, il Gruppo entra tra i protagonisti mondiali nel segmento dei duty free e, con quella della britannica Alpha Airports, fa ingresso anche nel mercato dell'in-flight catering.
Celebrato come simbolo della modernizzazione e delle sue dinamiche, criticato come immagine del consumismo e dell'alienazione, fino a divenire reificazione del "non-luogo" postmoderno, l'autogrill occupa un posto centrale nell'immaginario e nella memoria storica degli italiani. Sin da quando, negli anni Cinquanta, Mario Pavesi inventò i primi "ristoranti per automobilisti" e, appunto, il neologismo che li avrebbe di lì in avanti contraddistinti (auto-grill).
Ricostruendo le origini della ristorazione autostradale, la nascita della società Autogrill e le sue successive vicissitudini, il libro racconta la "grande trasformazione" della società italiana tra consumi, automobili, autostrade.

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Attilio Mazza