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Elio Lugaresi

«Il sonno e i suoi disturbi»

Il Mulino, 132 pagine, € 8,80


Elio Lugaresi, professore emerito di Neurologia all’Università di Bologna è uno di maggiori specialisti della medicina del sonno e per i suoi lavori è stato recentemente insigni a Bruxelles i un premio tra i più prestigiosi.
Il suo ultimo lavoro, «Il sonno e i suoi disturbi», edito dal Mulino, analizza un fenomeno affascinante e ancora in parte misterioso senza il quale sarebbe impossibile vivere. Il sonno, infatti, regola la qualità della nostra vita, il nostro umore, la nostra efficienza durante la giornata. Dormire male è causa di diversi malesseri e disturbi e l'insonnia può essere la spia di altre patologie.
Lugaresi sintetizza in questo saggio uno dei capitoli più importanti della medicina. Dopo una breve storia della ricerca sul sonno dall'antichità alle basilari scoperte del ventesimo secolo, ci spiega cosa avviene nel nostro cervello mentre dormiamo, ci parla delle insonnie e dei molti altri disturbi legati al sonno, indicando anche le terapie e i possibili rimedi.
Lo studioso, introducendo il suo saggio, annota che «gli uomini della nostra era dormono in maniera abbastanza simile in ogni area geografica del mondo. Si coricano tra le 10 di sera e la mezzanotte; si alzano tra le 6 e le 8 del mattino; dormono tra le 7 e le 8 ore. Tuttavia vi sono persone come gli agricoltori che, alzandosi in ore antelucane, si coricano molto presto e altre, come molti giovani che vivono nelle grandi città e non hanno ancora impegni di lavoro, che si abituano a coricarsi tardi verso le 2-3 di notte e ad alzarsi non prima di mezzogiorno. Vi sono individui mattinieri, detti anche allodole, che sono subito efficienti appena si svegliano la mattina presto e altri nottambuli, detti gufi, che stentano a mettersi in moto al mattino e diventano attivi solo nel pomeriggio o la sera. Vi sono infine persone che, pur essendo soddisfatte del proprio sonno, non riescono a dormire più di 3-6 ore per notte e altre che non si sentono riposate se non dormono 11-12 ore. Gli studiosi del sonno chiamano “brevi dormitori” (short sleepers) i primi, “lunghi dormitori” (long sleepers) i secondi».
E ancora: «L'abitudine a schiacciare un pisolino pomeridiano è comune tra le popolazioni del Mediterraneo, mentre è assai meno diffusa tra le popolazioni del Nord Europa. Questi diversi comportamenti vengono generalmente attribuiti a fattori ambientali o culturali: il clima caldo infatti favorisce la siesta. Oggi sappiamo però che la tendenza ad assopirsi nel primo pomeriggio ha un fondamento biologico: il senso di affaticamento».


Attilio Mazza