Tutti i diritti riservati

Lorenzo Braccesi - Flavio Raviola

« La Magna Grecia »

Il Mulino, 224 pagine, € 12

Lorenzo Braccesi, già docente di Storia greca nelle Università di Torino, Venezia e Padova, e Flavio Raviola, insegnante di Storia greca nell'Università di Padova sono gli autori del saggio edito dal Mulino, « La Magna Grecia ».
«Come Hellàs è una definizione non traducibile con “Grecia”, intesa come l'odierna realtà politico-geografica, ma semmai come “grecità”, così analogamente sulla stessa lunghezza d'onda e nella medesima accezione dobbiamo intendere il termine Megale Hellàs, cioè Magna Grecia o Grecia di Italia – scrivono gli autori nell’introduzione –. Non certo un’Hellàs più grande sotto il profilo geografico o politico, ma porzione integrante di una grecità, o un’Hellàs, che, allargandosi a occidente, si è fatta grande e ha dilatato oltre misura le proprie frontiere. Laddove sbarca e saldamente si radica il navigante ellenico, lì è l’Hellàs, che diventa “grande”, cioè megale, quanto più egli propaga la propria sfera di attività, di conoscenza, di controllo marittimo e territoriale. La definizione non presuppone un intento comparativo, ma solo un'affermazione di legittimo orgoglio da parte del colono, o comunque del primo esploratore e definitivo conquistatore di terre sconosciute, È, la nostra, una precisazione doverosa trattandosi dell'oggetto di questo libro, che è appunto sulla Magna Grecia. La denominazione non va dilatata – come i Greci di età arcaica e classica mai dilatarono – alla storia della limitrofa Sicilia ellenica, che ha proprie sue peculiarità, snodandosi sì per percorsi paralleli ma mai, o quasi mai, convergenti».
L'area d’irradiazione degli stanziamenti greci, che proliferano fra VIII e VI sec. a.C., interessa l'intero bacino del Mediterraneo, ma la fondazione di nuove città-stato assume un rilievo del tutto particolare nel Meridione della penisola italiana (Calabria, Basilicata, Campania e Puglia ionica). Qui le società coloniali elleniche raggiungono, specialmente nel VI e nel V secolo (e in parte ancora nel IV), un grado straordinario di fioritura economica e culturale, realizzando forti ambizioni di dominio politico, territoriale, egemonico.
La nozione di Megale Hellàs, Magna Grecia, nasce proprio in riferimento ai livelli di civiltà, ricchezza, potenza, splendore artistico e intellettuale raggiunti e poi perduti dai Greci dell’Italia nel corso di una complessa evoluzione storica, parallela a quella della Sicilia ellenica.
Il libro ripercorre, quindi, il complesso svolgersi di questa vicenda dall'età arcaica alla conquista romana, una lunga parabola di progressiva ascesa e malinconica decadenza.


Attilio Mazza