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Fiorenzo Toso
«Le minoranze linguistiche in Italia»
Il Mulino,384 pagine, € 15,00

Fiorenzo Toso, docente di Linguistica generale nell'Università di Sassari, presentando il suo saggio edito dal Mulino, Le minoranze linguistiche in Italia, scrive che «in Italia il concetto di “minoranza linguistica” è molto dibattuto tra gli studiosi e spesso finisce per essere confuso con quello di “minoranza nazionale”, di formulazione tardo-ottocentesca».
Tale impostazione, scrive ancora lo studioso, «non rende conto del fatto che un senso di appartenenza linguistica differenziato rispetto a quello della maggioranza non è sufficiente a definire di per sé una diversa identità “nazionale”: se non c'è dubbio ad esempio che rappresenta una “minoranza nazionale” e al tempo stesso una “minoranza linguistica” quella germanofona dell'Alto Adige, che rivendica tradizionalmente un'alterità forte rispetto al contesto italiano, è altrettanto indubbio che è una “minoranza linguistica”, ma non costituisce affatto una minoranza “nazionale”, quella albanofona dell'Italia meridionale; allo stesso modo, quella catalana si può indubbiamente considerare una minoranza “nazionale” in Spagna, ma non ad Alghero in Sardegna, e così via».
«La distinzione tra “minoranza nazionale” e “minoranza linguistica” riveste dunque un'importanza cruciale: appare infatti evidente che se un gruppo minoritario afferma collettivamente un'alterità identitaria in competizione col senso di appartenenza nazionale, per la minoranza ne discendono, in rapporto dialettico di negoziazione con lo stato egemone, anche dei “diritti linguistici” che nei paesi a democrazia avanzata lo stato stesso ha il dovere di tutelare; nel caso di minoranze linguistiche che non siano al tempo stesso minoranze nazionali, la situazione è differente, e il problema che si pone è piuttosto quello di una tutela del patrimonio linguistico di tali comunità».
Ecco, dunque, il tedesco in Alto Adige, il francese in Val d'Aosta, lo sloveno a Trieste e Gorizia, e poi ancora il ladino, l'albanese, il catalano, il friulano, il sardo, il tabarchino solo per citare alcune delle molte varietà parlate nel nostro paese da gruppi minoritari di popolazione. Il libro di Fiorenzo Toso fornisce un panorama completo delle lingue e dei dialetti delle minoranze linguistiche storiche in Italia, a partire dalla defezione del concetto stesso di «minoranza linguistica». Oltre a fornire i dati relativi alla storia e alla fisionomia dei singoli gruppi all'interno dei nostri confini, l'autore provvede a riconsiderare l'intero complesso dei temi e dei problemi relativi al riconoscimento giuridico, alla tutela e alla valorizzazione dei patrimoni linguistici minoritari, tracciando infine un profilo della situazione dell'italiano come lingua minoritaria all'estero.


Attilio Mazza