Le grandi case editrici pubblicano (oltre ai classici) opere di autori stranieri (già affermati), opere di personaggi già famosi (comici, attori, calciatori, cantanti e uomini politici, ecc.), opere di persone interne al circuito basato sulle amicizie altolocate e sul marketing mediatico. Lo spazio reale per gli altri autori sfiora lo zero assoluto e le opere (che giungono in quantità impressionante) non vengono di norma lette.
In generale le case editrici tradizionali medie e piccole non si possono permettere (se non eccezionalmente) di pubblicare autori che non siano già conosciuti o che non abbiano supporters, sponsor e target già costituiti.
Questo semplicemente perché il mercato librario delle 5000 copie e oltre (necessario per mantenere una casa editrice) è pressoché scomparso dalla realtà attuale, fatta eccezione per i “colpi” (peraltro spesso in breve consumati) delle pochissime e potentissime case editrici, che si avvalgono tra l’altro dei supporti della TV e delle principali testate, e che costituiscono in Italia, a detta di molti osservatori, un vero e proprio monopolio.
Le “tipografie” camuffate da case editrici stampano qualsiasi cosa, ma non hanno un vero catalogo né un programma editoriale, non fanno una selezione delle opere, non si impegnano in operazioni promozionali, non hanno una redazione professionalmente qualificata, talora non assegnano nemmeno il codice ISBN.
Le nuove case editrici, sorte sul recente modello europeo e americano, si avvalgono - oltre che dei metodi tradizionali - della stampa digitale (tiratura bassa, fino a 500 copie, costi inferiori), producono i libri on-demand (ristampe veloci, secondo la richiesta del mercato, eliminazione del problema del magazzino), distribuiscono on-line (le librerie della rete e la pubblicità Internet sono la sola alternativa, per far conoscere gli autori e le opere, alle campagne mediatiche che sono possibili economicamente solo per i colossi editoriali).
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QUALE VIA ESISTE PER UN AUTORE ESORDIENTE
O NON SUFFICIENTEMENTE FAMOSO E APPOGGIATO?
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Scartata l’illusione del “miracolo” ed evitata la “giungla” delle case editrici che si limitano alla stampa o che chiedono all’autore di farsi carico di tutte le spese senza metterci nulla in proprio, l’unica realistica ed efficace chance è oggi rivolgersi alle case editrici che operano con le nuove tecnologie, verificare che il contributo richiesto risulti inferiore ai ricavati di vendita delle copie stampate (ricavati che, come i diritti, debbono restare all’Autore) con qualche margine di guadagno, inserirsi in un catalogo che abbia decoro e visibilità, saggiare il mercato con la formula on demand e in tal modo fare il proprio tentativo di successo in sicurezza e con realistiche possibilità.
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