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A cura di Rosa Roselli Tutti i diritti riservati |
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I PITTORI
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Le Nain, La fucina
Nello spazio della restaurata Orangerie si ripropone la mostra dei “Pittori della realtà”, che si tenne già nel 1934 ad opera di uno dei più grandi storici dell’arte francese, Charles Sterling, per celebrare le tendenze realiste della pittura francese del Grand Siècle. I principali protagonisti dell’evento sono Georges de
I fratelli Le Nain, non facilmente distinguibili perché non firmavano individualmente i propri lavori, presentano il mondo dei poveri, soprattutto della Francia rurale, ma anche scene familiari con il fuoco e con la presenza di un giovane che suona il flauto oppure personaggi gravati dalla miseria, silenziosi e malinconici. Accanto a questi pittori centrali, troviamo Moillon e Baugin, noti per le loro nature morte con frutta, animali, pane o vino. Nei lavori di Valentin, Nicolas Régnier, Tasset e Juvenet c’è, invece, lo studio attento e preciso del volto alla francese, austero e diretto. Valentin e Régnier sono stati anche in Italia, dove assimilarono la lezione caravaggesca e furono molto apprezzati dalla committenza romana. Valentin nei quadri a soggetto profano ritrasse con vivace realismo le figure di bevitori, giocatori, soldati, zingare, tutte immerse in un’atmosfera livida.
G. de
La mostra tuttavia non si limita ai grandi artisti del XVII secolo, ma accosta loro pittori più moderni per indagare quale influsso il realismo abbia avuto sull’arte del XX secolo. E’ così possibile scoprire, ad esempio, della affinità tra l’opera “Partita a carte” di Balthus e il “Baro” di
G. de
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