A cura di Rosa Roselli

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LUCA CAMBIASO:

UN MAESTRO DEL CINQUECENTO EUROPEO




L. Cambiaso, Natività, Brera, Milano


Luca Cambiaso (Moneglia 1527 – Madrid 1585) si forma nella bottega del padre Giovanni e, mentre lo aiuta nella realizzazione di alcuni cicli murali, acquisisce grande abilità e capacità tecnica, doti che gli procurarono molte lodi dagli estimatori anche per la sua giovanissima età. I suoi maestri sono i grandi pittori dell’Italia settentrionale, come Beccafumi e Pordenone, per cui nelle opere di Cambiaso si avvertono gli influssi del chiaroscuro lombardo, del cromatismo veneto e del gigantismo esasperato del Pordenone. Nella seconda metà del XVI secolo Cambiaso è  a Roma, dove completa la conoscenza della pittura di Raffaello e di Michelangelo attraverso la mediazione di Perin del Vaga, un pittore fiorentino che a Roma (1517) aveva lavorato nella bottega di Raffaello e che il Nostro aveva conosciuto a Genova, dove il Vaga era stato chiamato da Andrea Doria. Tuttavia Cambiaso, a partire dalla metà del Cinquecento, dà una svolta alla sua attività pittorica che si indirizza a forme più sciolte, dai colori lievi e sfumati sull’influsso dell’arte parmense e correggesca. E’ un periodo di ricerca pittorica: la pennellata e la stesura del colore migliorano in qualità, mentre l’artista va producendo anche un grande numero di disegni che si contraddistinguono per il segno conciso e sintetico. A partire dal 1570 entrano nella pittura di Luca Cambiaso i “notturni”, ossia l’artista produce tele di soggetto sacro nelle quali il pittore mostra di prediligere le atmosfere notturne, rischiarate dalla luce di candele. Nel 1583 Luca parte con il figlio per Madrid, dove il re Filippo II lo nomina pittore di corte e lo incarica di realizzare tele ed affreschi nel coro e sulla grande volta del Monastero di San Lorenzo de El Escorial. L’enorme e faticoso lavoro, concluso in tempi estremamente brevi, conduce Cambiaso a morte precoce.



L. Cambiaso, Venere e Adone, (particolare)


Cambiaso non fu solo un grande pittore, ma fu anche un grande disegnatore. Infatti non si può tacere della sua attività grafica (ben rappresentata in mostra) che per la modernità delle forme, per la costruzione della figura, per il movimento dei piani di luce ed ombra, per l’articolazione dei corpi e dello spazio, aperto e preciso, precorre il Cubismo. Il che è ben visibile nel famoso “Studio di figure” degli Uffizi.

La mostra è costruita su un percorso cronologico e per soggetti che danno rilievo ai temi topici della produzione, su committenza, di Luca Cambiaso. Perciò all’infinita varietà di “Madonne con il Bambino” sono accostati altrettanti quadri a soggetto mitologico, come Venere e Adone; Diana e Callisto.



L. Cambiaso, Studio di figure, Uffizi, Firenze


La mostra è visitabile fino all'8 Luglio 2007



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