ARTE - A cura di Rosa Roselli Tutti i diritti riservati |
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A cura di Rosa Roselli Tutti i diritti riservati |
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L’EUROPA DELLE CORTI (Lucca, Palazzo Ducale,
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Pompeo Girolamo Batoni (Lucca 1708 – Roma 1787) fu dapprima un buon orefice nella bottega del padre, poi si dedicò alla pittura. Trasferitosi nel
A Roma con il Mengs divenne il pittore ufficiale di molti pontefici che videro in lui l’ erede di Raffaello, capace per la sua estrosità e per il suo manierismo di alimentare quelle illusioni archeologiche che nacquero dalla promozione papale degli scavi del Foro romano. In lui Barocco e Rococò si fusero pienamente con il Neoclassicismo per l’atteggiamento sciolto e pieno di grazia delle sue pitture, ispirate anche dall’amore per il vero. Batoni concesse poco alla moda per privilegiare il suo personalissimo gusto di colorista accanito, ma delicato nella ricchezza del colore e nella tecnica fu assai vicino agli artisti più squisiti del Settecento. Infatti il colore per lui è una raffinatezza che deve essere intesa come la naturale conclusione del preziosismo settecentesco: è un colore sfatto, ma, nello stesso tempo, brillante e acceso. In tal senso il suo capolavoro è la “Sacra Famiglia” nella Pinacoteca capitolina di Roma, carezzevole e delicata negli impasti, ma svigorita per le velature. La parte migliore della sua produzione è comunque la ritrattistica, perché in questo ambito Batoni seppe conseguire risultati deliziosi, di perfetta signorilità. I suoi ritratti si distinguono per alcuni elementi costanti, ossia le acconciature bizzarre e la composizione compassata, mentre tipici sono la penetrazione psicologica del personaggio e la delicatezza dell’incarnato.
P.Batoni, Il principe Abbondio Rezzonico, Bassano del Grappa
Batoni fu molto ricercato per i ritratti che eseguiva nel suo atelier in via Bocca di Leone 25 (piazza di Spagna), ma era molto lento nelle consegne, perché li rifiniva con cura così da spazientire talvolta i suoi committenti che egli ritraeva con lo sfondo del Colosseo o delle antiche rovine. Particolare curiosi: gli stranieri, che venivano in Italia per il Grand Tour e che volevano essere ritratti da lui, erano vestiti secondo la moda italiana del tempo.
La mostra è visitabile fino al 29 Marzo 2009.
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