ARTE - A cura di Rosa Roselli Tutti i diritti riservati |
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A cura di Rosa Roselli Tutti i diritti riservati |
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DA CARAVAGGIO A VANVITELLI
(Napoli, Varie Sedi)
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La mostra presenta un percorso artistico con più di cinquecento opere, in parte inedite o restaurate negli ultimi tempi, visibili in alcuni musei della città di Napoli. I quadri provengono da collezioni private, altri dal Louvre, Prado, Metropolitan Museum e, naturalmente, da musei napoletani. A Napoli la pittura del Seicento trova il suo punto di partenza in Caravaggio che in questa città dipinge alcuni suoi capolavori d’impronta barocca per enfasi, apertura degli spazi…La presenza di Caravaggio risveglia la pittura partenopea, impantanata nelle secche del Manierismo,e grazie a Battistello Caracciolo, il primo seguace del Merisi, si avvierà
Cavallino, Il trionfo di Anfitrite, Londra, National Gallery Nella Certosa di San Martino sono esposte le opere dedicate alle vedute di Napoli, tra le quali ricordiamo quella di “Chiaia” di van Wittel. Presso Castel Sant’Elmo ci sono le opere che celebrano la pienezza del Barocco come la macchina lignea delle Quarant’ore o il “San Giuseppe e il Bambino Gesù in braccio”, lavoro dell’intagliatore Giuseppe Picano, artista raffinato. “Nei momenti più bui Napoli ha dato il meglio di sé. Il bene e il male, miseria e nobiltà, luci e ombre si sono contaminati e rimescolati in tutte le epoche. Napoli è una città contradditoria che è la metafora stessa del barocco” (Nicola Spinosa).
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