Rubrica
a cura di Attilio Mazza


UN ANTICO MANUALE DI ARTI MAGICHE



Enrico Cornelio Agrippa, «Il secondo libro del comando»,
Edizioni Mediterranee, 108 pagine, € 9,90


Le Edizioni Mediterranee pubblicano «Il secondo libro del comando» di Agrippa, a cura di Jorg Sabellicus. E’ l’ideale continuazione del precedente e un tempo completava i tre tomi del celeberrimo trattato « La Filosofia Occulta , o la Magia » di Enrico Cornelio Agrippa (Colonia 1486-1535), medico, filosofo, mago e alchimista, una delle personalità più dotte del Rinascimento.

Il libro, dal contenuto sorprendente, bizzarro e inquietante, vide le stampe nel XVI secolo. Questa edizione, accuratamente riveduta da Jorg Sabellicus, aggiornata nel linguaggio e corretta nelle parti di testo manifestamente tratte da altri manuali di arti magiche sulla base di raffronti con gli originali, si presenta oggi come una vera rarità, imperdibile per i cultori della materia. Vi sono trattate operazioni di alchimia pratica, spagiria, estrazione ermetica di elisir e panacee, pratiche stregonesche e addirittura evocazioni sataniche su come stringere un patto di sangue con Lucifero vendendogli l'anima in cambio di benefici materiali.

Già nei primi anni dopo la morte di Enrico Cornelio Agrippa – scrive Jorg Sabellicus introducendo il testo – «cominciarono a essere pubblicate altre opere a suo nome, che ne riprendevano in qualche modo le tematiche, e in particolare i metodi per evocare gli spiriti, fare patti col diavolo, compiere sortilegi e meraviglie. Il più famoso di questi testi è il cosiddetto Quarto Libro, così chiamato perché si presenta come un ulteriore tomo in aggiunta ai tre che compongono La Filosofia Occulta. È un manuale di magia evocatoria che traccia un metodo per chiamare di fronte al circolo magico le entità infernali del tipo di quelle descritte nel trattato maggiore, e imporre loro la propria volontà. Per questo era noto anche come Libro del comando I. Si tratta di un testo di notevole interesse, perché in esso le pratiche evocatorie sono spiegate e dettagliate con estrema chiarezza, come non era mai stato fatto dall'epoca dei testi attribuiti a Re Salomone, il più grande di tutti gli evocatori».

« La Filosofia Occulta », summa delle conoscenze esoteriche dell'epoca è un libro di monumentale erudizione, da allora fondamento per ogni studioso che voglia inoltrarsi sui sentieri della conoscenza del trascendente. A seguito della sua pubblicazione Agrippa fu cacciato dalle Fiandre come eretico e passò un anno nelle prigioni di Bruxelles. Ancora oggi c'è chi non crede che sia morto, essendo egli riuscito a distillare, alla stessa stregua di Nicolas Flamel, l'elisir, l'oro potabile, miraggio degli alchimisti, che rende immortali.

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