Rubrica a cura di Attilio Mazza
L’ASSOLUTO E IL NULLA
Leszek Kolakowski, «Orrore metafisico», Il Mulino, 114 pagine, € 10.00
Leszek Kolakowski, nel saggio «Orrore metafisico», edito dal Mulino, sostiene la tesi che sia l'Assoluto (neo-platonicamente inteso da Plotino fino a Spinoza) sia il Cogito (sviluppato e ripreso da Malebranche e invocato, sotto vesti eidetiche, da Husserl) approdano entrambi al Nulla, perché il primo (l'Assoluto) si perde nell'abisso della sua assoluta ineffabilità e autonomia rispetto a ciò che Assoluto non è, risultando, conseguentemente al suo concetto, incomunicabile e incomprensibile. La tesi di Kolakowski è, ovviamente, un'interpretazione e ricade nel regno dell'opinabile; essa si riferisce, in maniera impietosa, soprattutto alle Meditazioni cartesiane (mentre in certa misura, rivaluta il Discours sul Cogito), ma potrebbe essere ugualmente impiegata con profitto – è stato osservato – «per le riflessioni di Hobbes sulla natura 'originaria' della paura quale sentimento fondamentale per la comprensione delle pulsioni degli uomini o per l'indagine sulle elucubrazioni degli psicopatici narrate nelle opere mediche di Karl Jaspers e nelle ricostruzioni antropoanalitiche di Ludwig Binswanger». A Leszek Kolakowski, già docente di Storia della filosofia nelle Università di Varsavia e Chicago, si devono numerose opere, molte pubblicate dal Mulino ("Presenza del mito" 1992, "Se non esiste Dio" 1997 e "Breviario minimo. Piccole lezioni per grandi problemi", 2000). In quest’ultimo saggio sostiene che l'attacco all'eredità aristotelica lascia intatta la distinzione fra i sogni e la realtà. Ciò che premeva era cancellare la distinzione tra realtà e irrealtà in un senso metafisico. L'orrore consiste in questo: se nulla esiste veramente tranne l'Assoluto, l'Assoluto è nulla; se nulla esiste veramente tranne me stesso, io sono nulla. Nel suo argomentare spregiudicato e aforistico, Kolakowski lascia intravedere una via d'uscita: solo accettando la sfida conoscitiva, è possibile accedere, se non alla Verità, almeno ad alcuni frammenti di essa.
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