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Rubrica a cura di Attilio Mazza
CRISTIANESIMO NON E’ SOLO CATTOLICESIMO
Massimo Rubboli, «I protestanti», Il Mulino, 142 pagine, € 8.80
Protesta, da cui deriva Protestanti, significava all’origine dichiarazione. E riforma deriva dal latino reformatio che al tempo di Lutero significava: rimuovere ciò che si è aggiunto. Quindi riportare le cose come Dio le aveva concepite. L'origine del termine protestante risale alla dichiarazione presentata alla seconda Dieta imperiale di Spira del 1529 dai principi che avevano abbracciato le posizioni del riformatore tedesco Martin Lutero (1483-1546), nella quale rivendicavano il diritto alla libera predicazione evangelica, che Carlo V aveva deciso di vietare nei territori cattolici. Massimo Rubboli, autore del saggio pubblicato da Mulino, «I protestanti» (142 pagine, € 8.80) scrive che «
Massimo Rubboli, docente di Storia dell'America del Nord all'Università di Genova, dove ha insegnato anche Storia del cristianesimo afferma che il ricco pluralismo interno che fin dalle origini caratterizza il mondo protestante spesso disorienta chi lo osserva con occhi cattolici. Luterani, chiese riformate, anglicani, metodisti, battisti, pentecostali... che cosa hanno in comune e che cosa li distingue? Il volume presenta la storia e i principi dottrinali fondamentali del protestantesimo mettendone in luce le pulsioni critiche e riformatrici, l'attivismo in campi diversi da quello religioso, come l'economia, la politica, il sociale, l'istruzione. Tra le correnti che lo attraversano vengono affrontate anche quelle più radicali e conservatrici. Il libro è chiuso da un piccolo quadro del protestantesimo in Italia.
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