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Rubrica a cura di Attilio Mazza LIBERO STATO E LIBERA CHIESA
Francesco Traniello, «Religione cattolica e stato nazionale. Dal Risorgimento al secondo dopoguerra», Il Mulino, 344 pagine, € 26.00
Francesco Traniello, docente di Storia contemporanea all’Università di Torino, è tra i più accreditati studiosi del cattolicesimo politico. Nel nuovo volume edito dal Mulino, «Religione cattolica e stato nazionale. Dal Risorgimento al secondo dopoguerra», propone un approfondito studio sui principali aspetti del rapporto fra
Il nodo che ha caratterizzato il periodo storico è stato quello dell’affermazione del primato della libertà politica dello Stato rispetto alla religione e quindi della secolarizzazione dello Stato. Il percorso è stato difficile a causa di un retaggio storico millenario in cui Religione e Stato erano intimamente fusi per ragioni di potere. Dopo la corposa introduzione, ricapitola l'evoluzione dell'idea di "nazione cattolica" che, in forme diverse, ha improntato la riflessione cattolica in merito alla formazione di uno stato italiano. Traniello indaga quindi il nucleo originario del pensiero neoguelfo nell'età preunitaria, che ha poi dato luogo sia all'intransigentismo cattolico, avverso allo stato liberale dopo l'Unità, sia al cosiddetto cattolicesimo liberale. L’ultima parte esamina come il mondo cattolico italiano si sia posto nei confronti della politica nazionale, emergendo come partito; come si sia rapportato al regime fascista, artefice della Conciliazione, e come alla guerra; infine come, giunto alla guida del paese con
L’opera, ricca di spunti particolarmente attuali, delinea anche il pensiero di papa Paolo VI e il difficile raggiungimento di un equilibrio fra Chiesa e libero Stato e addirittura alla secolarizzazione che ha rivelato la fragilità del cattolicesimo italiano.
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