ESOTERICA - A cura di Attilio Mazza
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TANTRISMO, NON TRASGRESSIONE MA ESALTAZIONE DEL FEMMINILE



Jean Varenne, «Il Tantrismo. Riti, Miti, Metafisica»,
Edizioni Mediterranee, 222 pagine, € 22,50


«Il Tantrismo. Riti, Miti, Metafisica», di Jean Varenne (studioso scomparso nel 1997, uno degli ultimi grandi specialisti francesi di Induismo e cosmogonie vediche e altre forme di cultura indiana, professore emerito all'Università di Lione di sanscrito, di storia delle religioni e di civiltà dell’India) vede finalmente la stampa in Italia grazie alle Edizioni Mediterranee, nella traduzione di Milvia Faccia.
Alessandro Crossato dell’Università di Padova scrive, nella prefazione, che Jean Varenne « ha lasciato un segno notevole negli studi indologici, ma è ancora poco conosciuto da parte dei lettori italiani. Le sue ricerche si sono centrate principalmente sulle Upanishad, la mitologia vedica, e il Tantrismo. Il suo punto di vista, assai vicino al metodo tradizionale, si distingue da quello degli altri colleghi proprio perché più disponibile a tener conto del contributo di autori importanti, ma considerati non strettamente accademici, come René Guénon, Julius Evola e Alain Danièlou alle cui opere egli fa talvolta esplicito riferimento».
Il saggio pubblicato dalle Mediterranee «affronta il difficile tema del Tantrismo con grande chiarezza e intensità, dimostrando una profonda conoscenza delle fonti originali e una lunga riflessione sulla complessa materia. L'autore, fin dalle prime pagine, sottolinea la finalità essenzialmente iniziatica e realizzativa di questa branca dell'Induismo e del Budddhismo. E uno dei pregi principali di questo libro è proprio quello, piuttosto inusuale ma molto utile e interessante, di trattare insieme il Tantrismo indù e buddhista. Infatti, pur essendo il Tantrismo alla sua origine un fenomeno completamente indù, dal IV fino al X secolo i testi tantrici sono soprattutto buddhisti, e solo in seguito divengono esclusivamente indù. Vi è quindi in quest'ambito una sorta di continua compenetrazione e collaborazione fra Induismo e Buddhismo. Due tradizioni che, non a caso, proprio nella loro componente esoterica ed elitaria si ritrovano così a ricondividere quasi indistintamente miti, simboli, riti e dottrine, superando quelle distinzioni che, giustamente restano veramente apprezzabili solo nella sfera religioso-devozionale».
Jean Varenne illustra quindi in quest’opera, la mitologia specifica del Tantrismo, interamente orientata verso l'esaltazione del Femminile, precisando il senso dei riti sulla base di una lettura dei testi sanscriti medievali, talvolta inediti in Occidente. E analizza in profondità la teologia tantrica, incentrata su una dialettica tra il Maschile e il Femminile che sfocia nella "non dualità", offrendoci in tal modo con erudizione, chiarezza e rigore una visione d'insieme su una delle correnti più originali della spiritualità orientale.
Il saggio compie un'opera salutare, facendo chiarezza sugli eccessi di alcuni falsi "maestri", i quali propongono esclusivamente l'onnipresenza della sessualità più concreta nei rituali e il gusto apparente del Tantrismo per ogni sorta di trasgressione che hanno fatto una pessima pubblicità alla sua filosofia, sino a farlo apparire, in quell'Occidente in cui la spiritualità è sempre associata ad una certa "moralità", come una delle forme religiose più lontane dalle nostre, oppure, viceversa, come la summa delle trasgressioni.

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