ESOTERICA - A cura di Attilio Mazza
Tutti i diritti riservati

PER ONORARE DIO E PER IL BENE DEL PROSSIMO



Remo Lugli, «Gustavo Rol, una vita di prodigi», Prefazione di Paola Giovetti, Edizioni Mediterranee, 214 pagine e cd con la voce di Rol, € 17,90


«Remo Lugli è stato per molti anni, insieme a sua moglie Else, testimone attento e assiduo delle serate di Gustavo Rol, quelle serate durante le quali succedeva di tutto e di cui in queste pagine si troveranno ampie descrizioni». Così annota la scrittrice Paola Giovetti presentando la terza edizione, riveduta e ampliata, di questo libro di grandissimo successo di Remo Lugli, «Gustavo Rol, una vita di prodigi». E informa che di ogni cosa Lugli «ha sempre tenuto accurati protocolli, quindi nessuno meglio di lui poteva offrire una testimonianza degna di questo nome su un uomo che è stato e resterà un mito per tutti coloro che si interessano di fenomeni parapsicologici e per chi studia possibilità e limiti della natura umana. Rol infatti ignorava i limiti abituali dell'uomo e potenziava al massimo le capacità insite in ognuno di noi: sembrava totalmente libero dalle barriere che regolano il nostro agire e nulla era troppo difficile per lui. I suoi straordinari esperimenti venivano eseguiti con una levità, un 'eleganza, un 'allegria che lasciavano stupiti e ammirati: niente buio, ma luce ben accesa, atmosfera giocosa, niente di voluto e di forzato. Le sue doti erano di una qualità rarissima: sapeva leggere in libri chiusi, possedeva doti telepatiche, chiaroveggenti e precognitive, praticava scrittura, disegno e pittura diretti, cioè senza toccare carta, matite, pennelli e colori; faceva con le carte incredibili esperimenti spiegabili solo ipotizzando materializzazioni e smaterializzazioni».
Paola Giovetti informa anche di aver avuto «la possibilità di conoscere Gustavo Rol grazie all'amicizia di Else e Remo Lugli» e di avere «assistito ad alcuni suoi esperimenti, constatandone di persona la varietà, la facilità, il carattere imprevisto e imprevedibile». La scrittrice ricorda pure un episodio avvenuto in casa di Rol stesso una sera in cui era da lui soltanto per parlare, non per fare esperimenti.
Ma ecco quanto avvenne: «Stavamo parlando nel salotto della casa torinese di Rol, quando notai su una sedia una grande sfera di cristallo e mercurio, del diametro di: almeno quaranta centimetri: un oggetto insolito e molto bello. Chiesi c Rol che cosa fosse e lui rispose: “È una sfera divinatoria, me l'ha data un’anziana signora di Torino che l'aveva avuta da sua nonna. Non avendo eredi, l'ha regalata a me. Io però non l'ho mai usata ...”. A questo punto Rol cambia espressione: diviene assorto, poi mi guarda e dice: “Vogliamo provare a vedere a che cosa serve? Lo trovererà sulla Treccani”. Improvvisiamo così un esperimento a due del quale sono l'unica testimone. Rol va a prendere quattro mazzi di carte, me li consegna e mi dice di mescolarli e di alzarli: stabiliamo insieme che il primo numero che troverò alzando le carte indicherà il volume, il secondo la pagina e, di seguito la riga e il numero delle parole che serviranno a identificare l'oggetto. Alzo i mazzi e compongo questi numeri: 14 - 326 - 1 - 4. Ovviamente sono molto curiosa di controllare se nella prima riga a pagina 326 del XIV volume della Treccani esistono quattro parole capaci di spiegare a che serve una sfera divinatoria, e mi alzo per prendere il volume in libreria. Ma Rol mi ferma: “Aspetti”, dice, “forse possiamo saperlo anche prima di controllare ...”, Il viso è assorto, sta per succedere qualcosa di speciale. Infatti Rol prende un foglio e una matita e a occhi chiusi seri scrive qualche parola. Poi riapre gli occhi e legge: “A contemplare la vita”. Si riscuote ed è il Rol di sempre: “Ora possiamo andare a vedere”. Nella prima riga di pagina 326 del XIV volume della Treccani troviamo, naturalmente in altro contesto, le parole “A contemplare la vita”. Rol ride contento, divertito del mio stupore».
Gustavo Rol, testimonia sempre Paola Giovetti, era un uomo «buono, generoso, di grande spiritualità; ha eseguito sempre questi esperimenti solo nell'ambito di piccoli gruppi di amici. Era consapevole del significato di ciò che faceva …; sapeva che le sue doti lo rendevano, in fondo, un solitario, destinato ad essere spesso malcompreso, ma sapeva anche che i suoi doni avevano un significato ben preciso, non erano pirotecnici esercizi fini a se stessi: “Il mio conforto in tanta solitudine è quello di poter utilizzare queste cose, a titolo assolutamente gratuito, per il bene del mio prossimo, ben sapendo, nell'intimo della mia coscienza, quale sia la loro ragione di essere e quale il loro valore etico e morale”».
Hanno ammirato Rol statisti, scienziati, artisti, celebrità di ogni campo e la sua eccezionale attività è stata documentata in testimonianze sparse su giornali e libri. Lo scrittore Remo Lugli è stato giornalista al quotidiano torinese “ La Stampa ” ed è stato amico di Rol. Ha presenziato per lunghi anni a innumerevoli esperimenti paranormali del grande sensitivo, in tutte le varietà possibili: lettura di libri chiusi, previsioni del futuro, scrittura automatica e disegni e dipinti a distanza, senza toccare matite, penne e pennelli, smaterializzazione di oggetti senza toccarli. Tutto senza scopo di lucro, con la sola finalità di recare del bene al prossimo e di far capire che queste doti, a lui, uomo di Fede, venivano dall'Alto, per dimostrare l'esistenza di Dio.

Per l’acquisto del volume, o per un contatto diretto con la casa editrice, questo l’indirizzo e−mail:
press@edizionimediterranee.it