ESOTERICA - A cura di Attilio Mazza
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IL VERO MESSAGGIO DI CRISTO



Corrado Augias - Remo Cacitti, «Inchiesta sul Cristianesimo. Come si costruisce una religione», Mondadori, 276 pagine, € 18,50


«Gesù non ha mai detto di voler fondare una religione, una Chiesa, che portassero il suo nome; mai ha detto di dover morire per sanare con il suo sangue il peccato di Adamo ed Eva, per stabilire cioè l'alleanza fra Dio e gli uomini; non ha mai detto di essere nato da una vergine che lo aveva concepito per intervento di un dio; mai ha detto di essere unica e indistinta sostanza con suo padre, Dio in persona, e con una vaga entità immateriale denominata Spirito. Gesù non ha mai dato al battesimo un particolare valore; non ha istituito alcuna gerarchia ecclesiastica finché fu in vita; mai ha parlato di precetti, norme, cariche, vestimenti, ordini di successione, liturgie, formule; mai ha pensato di creare una sterminata falange di santi. Non è stato lui a chiedere che alcuni testi, i vangeli, riferissero i suoi discorsi e le sue azioni, né ha mai scritto personalmente alcunché, salvo poche parole vergate col dito nella polvere. Gesù era un ebreo, e lo è rimasto sempre; sia quando, in Matteo 5,17, ha detto: “Non pensiate che io sia venuto ad abolire la Legge o i profeti; non sono venuto per abolire ma per dare compimento”; sia quando, sul punto ormai di spirare, ha ripetuto l’attacco straziante del Salmo 22: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».
Così Corrado Augias, ben noto scrittore, giornalista e conduttore d’inchieste tv, introduce il libro pubblicato da Mondadori, «Inchiesta sul Cristianesimo. Come si costruisce una religione», scritto con Remo Cacitti, docente di Letteratura cristiana antica e Storia del cristianesimo all’Università Statale di Milano. E subito Augias pone una domanda: «Davanti a queste incontestabili verità sorge con forza la domanda, la curiosità di sapere: ma allora com'è nato il cristianesimo? Chi e quando ne ha stabilito norme e procedure, riti e dogmi?».
E dopo il successo di “Inchiesta su Gesù” si confronta e dialoga sulla storia del cristianesimo delle origini con lo studioso Remo Cacitti. Dal loro colloquio emerge una storia ricca di drammi, di contrasti, di correnti d'opinione che si sono scontrate sui piani più diversi: la dialettica, l'invenzione ingegnosa, la ricostruzione ipotetica di eventi sconosciuti a costo di sfidare i più arditi paradossi. Ne emerge un quadro sconcertante dal quale risulta come la religione che “ha cambiato il mondo” sia frutto dell’immaginario umano, a cominciare dallo stravolgimento del messaggio di Cristo fatto da Paolo, “l’apostolo delle genti”, all’omologazione del cristianesimo attuato da Costantino il Grande, religione riconosciuta nel 313 con il famoso Editto di Milano e definita con il Concilio di Nicea del 325.
Applicando il metodo dell’inchiesta Augias ricostruisce i primi passi della nuova religione, la sua affermazione e diffusione e la sua trasformazione in uno strumento di potere, opera che sarà poi completata, al termine del IV secolo, da un altro imperatore, Teodosio, che lo renderà religione imperiale. Un'avventura in cui spiccano figure di straordinario rilievo come Paolo, Agostino, Ambrogio. Grazie a questa accurata e documentata ricostruzione si giunge a comprendere perché la fede cristiana, che inizialmente era soltanto una corrente minoritaria del giudaismo, sia riuscita a sopravvivere per oltre venti secoli e a imporsi come una delle religioni più diffuse sull'intero pianeta.
Che cosa rimane, dunque, di una religione in cui hanno creduto in duemila anni persone di ogni razza e di ogni continente? Il messaggio d’amore predicato da Cristo e da altri profeti (ad esempio Buddha), non ancora realizzato in questo nostro tempo in cui le religioni sono motivo di divisione fondamentaliste, causa di lutti e distruzioni.