ESOTERICA - A cura di Attilio Mazza
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CRISTO PROFETA DELL'ISLAM



Valentina Colombo, «Islam. Istruzioni per l’uso»,
Oscar Mondadori, 326 pagine, € 9,00

Che cosa conosciamo dell’Islam noi occidentali di cultura cristiana? In genere poco, quasi nulla. A ben che vada ci è noto che la religione musulmana venne fondata da Maometto il quale ebbe rivelazione della propria missione il 27 del mese di ramadan del 611, mentre stava meditando. Non molto, dunque.
Quanto mai opportuno per conoscere l’Islam è quindi il saggio di Valentina Colombo, ricercatrice presso la Scuola di Alti Studi di Lucca, pubblicato negli Oscar Mondadori nella collana Argomenti e intitolato: «Islam. Istruzioni per l’uso». Il saggio spazia dalla fondamentale distinzione tra "arabi" e "musulmani" all'evoluzione storica della religione islamica, dal testo sacro, il Corano, al diritto islamico, dalla posizione della donna al pensiero politico (comprese le questioni scottanti dell'integralismo e del fondamentalismo).
Interessante, fra gli altri, il capitolo su Cristo. Scrive Valentina Colombo: «Gesù per l'islam è il secondo profeta in ordine di importanza dopo Maometto ed è uno dei maggiori profeti unitamente a Noè. Abramo e Mosè. Da tenere ben presente è che nel Corano viene sempre citato come “Gesù figlio di Maria” a indicare che non è figlio di Dio, sottolineandone l'umanità nella negazione della Trinità cristiana […] Gesù viene definito “parola di Dio” e “spirito di Dio”, poiché Dio gli ha insegnato la Torah e il Vangelo, ma è comunque considerato sempre e solo un inviato: "Il Cristo figlio di Maria non era che un Messo di Dio come gli altri che furono prima di lui, e sua madre era una santa, ma ambedue mangiavano cibo. Guarda come noi spieghiamo chiari ad essi i Segni, e guarda come essi si allontanano dal Vero” (V, 75)». In consonanza con alcuni gruppi del primo Cristianesimo, l’Islam considera Cristo un profeta, non un Dio, e nega sia stato crocifisso. Sulla croce sarebbe stato suppliziato un uomo «simile a Lui».
L’autrice conclude l’ampia scheda di cui sono stati tratti alcuni cenni, scrivendo: «Secondo la tradizione islamica Gesù ritornerà nel giorno del Giudizio per sconfiggere l'Anticristo e fare regnare sovrano l'islam. Gesù era quindi un musulmano che ha addirittura preannunciato la venuta di Maometto. Ne consegue che le divergenze più forti tra tradizione cristiana e musulmana riguardano la natura e la morte di Cristo, mentre per quanto concerne la nascita in linea di massima regna l'accordo».