L'INSEGNAMENTO DI UN CERCATORE DI VERITA'
Solange Claustres, «G.I. Gurdjieff e la presa di coscienza»,
Edizioni Mediterranee,140 pagine, € 12,50
Georges Ivanovitch Gurdjieff nacque ad Alessandropoli in Cappadocia fra il 1869 e il 1877. Venne educato da seminaristi e ricevette una formazione molto approfondita sia in campo scientifico che religioso. Maturò presto il desiderio di comprendere il senso reale della vita umana e con altri formò il gruppo dei "Cercatori della Verità", di cui fecero parte geografi, archeologi, medici. Superando le più grandi difficoltà, riuscì a entrare in rapporto con comunità estremamente isolate dell'Africa, del Medio Oriente, dell'Asia Centrale, di monasteri e luoghi santi.
Gurdjieff raccolse i frammenti dispersi di un insegnamento tradizionale. Sottoponendoli alla prova del fuoco di discipline interiori rigorosissime, arrivò a viverli e a ricostituire l'unità di questa conoscenza. Rientrato in Europa nel
1912 a
Mosca e a San Pietroburgo si formano intorno a lui gruppi di cercatori. La guerra e poi
la Rivoluzione
lo spinsero a venire in Francia. Dopo aver soggiornato in Europa e in America, si stabilì nel 1922 presso Fontainebleau insieme con allievi inglesi, americani e russi. Gurdjieff morì a Parigi il 29 ottobre 1949.
Nel 1940, grazie all'iniziativa stimolante di Madame de Salzmann, si formò un gruppo di cui fece parte anche Solange Claustres, psicanalista e psicoterapeuta, autrice del volume «G.I. Gurdjieff e la presa di coscienza», pubblicato ora in Italia dalle Edizioni Mediterranee.
Scrive
la Claustres
: «Con quest’opera desidero dare una testimonianza di chi fosse Georges Ivanovitch Gurdjieff, così come l'ho conosciuto, e del suo insegnamento, così come l'ho compreso; e allo stesso tempo di chi fossi io stessa in quel periodo, con le mie riflessioni e i miei sentimenti. Nel rivivere ricordi e impressioni, con l'intento di essere il più possibile fedele, proprio il fatto di metterli per iscritto ha esteso il lavoro interiore da me compiuto con Gurdjieff, ha definito l'ampiezza di quello che ha prodotto in me, facendo sì che a poco a poco prendessi coscienza del mio personale cammino interiore, il cammino del mio essere profondo. Proverò a trasmettere quanto ho ricevuto da Gurdjieff e in particolare quello straordinario sentimento che emanava da lui, quella disposizione a comprendere propria del suo essere, del suo cuore, come se avesse un "orecchio" che "ascoltava" i moti del mio sentimento».
Uno dei punti di forza del testo di Solange Claustres – si legge nella nota editoriale – è che l’autrice ha preso parte in prima persona allo studio dei "movimenti". Attraverso un linguaggio semplice, onesto, privo della cripticità che caratterizza gli scritti del Maestro, narra la propria esperienza diretta con Gurdjieff e fa il punto sui sessant'anni durante i quali ha trasmesso il suo insegnamento in Francia, Olanda, America, Svizzera e Inghilterra.
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