LA DIFFICLE VERITÀ
SU UN GRANDE ESOTERISTA

Pier Carpi, «Cagliostro. Il maestro sconosciuto»,
Edizioni Mediterranee, 214 pagine, € 13,90
Cagliostro, come è noto, fu condannato dall’Inquisizione per eresia e morì nella fortezza di San Leo il 26 agosto 1795, secondo la versione ufficiale. Quanto mai vere le parole che pronunciò alla sua condanna: «Voi non riuscirete ad uccidermi!». La sua figura, infatti, è ancora oggi ben viva, anche se la ricerca della verità sulla sua esistenza e sulla sua morte è assi ardua, come documenta Pier Carpi, scrittore e regista cinematografico scomparso nel 2000, nel suo saggio intitolato «Cagliostro. Il maestro sconosciuto», editi dalle Mediterranee di Roma
.E’ un libro avvincente come un romanzo ma soprattutto la testimonianza di una verità: il conte di Cagliostro e Giuseppe Balsamo sono in realtà due persone distinte. Balsamo era un imbroglione palermitano, usato dall'Inquisizione per condannare Cagliostro. Questi era invece un guaritore famoso, un alchimista, un veggente, e aveva poteri straordinari, riconosciutigli anche dai suoi nemici.
Pier Carpi ha ricostruito in questo libro la sua vita che fu una grande avventura unitamente all’affresco di un'epoca. Tra gli episodi più memorabili della sua preveggenza, la rivoluzione francese, la presa della Bastiglia, l'avvento di Napoleone.
Nel “Secolo Lumi” propose il mondo dell’occulto. Ritenendosi libero nel corpo e nella mente dichiarò di non appartenere a nessuna epoca. Fu ricercatore della vera saggezza che ritenne fosse stata scoperta dagli antichi egizi e che l’Egitto fosse la culla di tutte le religioni e di tutte le scienze.
La sua complessa personalità è ancora oggi oggetto di contrastate valutazioni e questo libro postumo di Pier Carpi aiuta a comprenderne le ragioni.
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