La mia anima ha sete di stelle: così scrive il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche, nella celebre opera Così parlò Zarathustra (1889). Le stelle diventano, così, il simbolo dell'aspirazione ad interessi e ideali sempre nuovi ed elevati.
Mantenere sempre viva in noi la sete di stelle, ossia la ricettività, la profondità e l'originalità di pensiero, rappresenta, forse, un tentativo di affermare e difendere la nostra individualità, la nostra autonomia.
La mia personale sete di stelle mi ha portato a toccare l'affascinante mondo dell'arte e della cultura. Ecco, allora, che il cielo può essere analizzato e percepito anche mediante le emozioni che comunica l'opera d'arte: infatti, realtà e sogno, fantasia e tecnica si fondono nella creazione estetica.
Viaggeremo, dunque, attraverso epoche, paesi, oggetti e stili, nel tentativo di proporre stimoli curiosi e spesso bizzarri, intersezioni culturali fuori dalle consuete rotte del sapere. Il cielo come simbolo di libertà, di sacralità e magia, infatti, ha costituito un elemento comune molto importante per le varie civiltà di ogni tempo e luogo.
Cercherò di condurvi, allora, verso dimensioni culturali poco o per nulla note, ma proprio per questo ancor più affascinanti.
Come gli antichi navigatori Fenici percorrevano i mari e commerciavano il kermes, un colore rosso che serviva per dipingere tessuti, iniziamo, dunque, la nostra navigazione, la nostra avventura...