27-28 Febbraio 2004: REPORTAGE

"Snow chasing" tra la Lombardia Orientale e le Dolomiti

PRIMA PARTE

Foto, commenti e dati di Nicola Gelfi

Il 27 Febbraio 2004 Brescia si risveglia sotto una pesante cappa di stratocumuli e nembostrati, dopo la neve bagnata della serata del 26 Febbraio (accumuli di poco conto sopra i 300 metri). Un minimo si sta muovendo verso l'Alto Adriatico, inserito in una profonda saccatura alimentata da aria estremamente fredda e instabile di origine artica marittima. I radar meteorologici segnalano precipitazioni in avvicinamento. La fotografia qui sopra ritrae il cielo alle 9:00 in direzione Sud da Brescia Castello. La temperatura è poco sopra i 2°C.

Improvvisamente percepiamo un familiare ticchettio: forte rovescio di gragnuola in atto (graupeln). La temperatura comincia a scendere rapidamente.

La precipitazioni continua ad intensificarsi e poco dopo si trasforma integralmente in neve. Alle 11 nevica a larghe falde e la temperatura risulta di +1°C.

Partiamo per un viaggio programmato alla volta della Val Badia (Dolomiti, provincia di Bolzano) sotto una nevicata spettacolare alle 11:15. La temperatura scende fino a +0.7°C e la neve comincia rapidamente ad attecchiare su auto, prati e tetti.

La statua di Arnaldo da Brescia troneggia nella tormenta alle 11:20.

La nevicata si intensifica sempre più, i fiocchi superano i 3 cm di diametro! 

Da molto tempo non vedavamo l'autostrata A4 cominciare ad imbiancarsi. Lo scatto si riferisce a un punto in prossimità del casello di Brescia Est, la temperatura è di poco sotto lo zero, la visibilità è scarsa. In città a Brescia a fine nevicata si accumuleranno fino a 5-6 cm di neve: cliccate qui per visionare le fotografie.

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